Il mal di schiena rappresenta una delle problematiche più diffuse nel contesto delle patologie muscolo-scheletriche, segnalandosi come una condizione che può manifestarsi con un'ampia varietà di sintomi, tra cui variazioni nell'intensità e nella durata del dolore. La gestione di questa condizione richiede un approccio multidisciplinare, spesso avvalendosi dell'intervento di professionisti da diverse discipline per affrontare il problema in modo effica
Diagnosi complicata
La causa più comune di mal di schiena, nota come "Non-specific low back pain (LBP)", non è direttamente collegata a condizioni patologiche specifiche. Uno degli aspetti più sfidanti nella gestione del mal di schiena è l'identificazione della sua origine e il primo passo verso una diagnosi accurata include l'esclusione delle possibili cause attraverso il miglioramento di alcuni aspetti del proprio stile di vita. In un secondo momento, in caso di persistenza del disturbo, potrebbe risultare necessario escludere la diagnosi di condizioni gravi come tumori, infezioni, patologie reumatiche, fratture vertebrali o affezioni strutturali.
Quanto incide davvero l’età?
La tipologia del mal di schiena comune (LBP) può essere scatenato da una varietà di fattori, quali posture prolungate non corrette, stili di vita sedentari, problemi viscerali, sovraccarichi fisici prolungati e predisposizione genetica. Questi fattori, sebbene possano predisporre al mal di schiena, non sono necessariamente correlati all'età avanzata, sfatando così il mito che questo disturbo sia un inevitabile compagno dell'invecchiamento.
Il ruolo del fisioterapista
Il dolore associato al mal di schiena può presentarsi in forme diverse, spesso accompagnato da rigidità e una limitazione nella mobilità, che può estendersi fino alle gambe. In questo contesto, il ruolo del fisioterapista è fondamentale. Attraverso un'attenta anamnesi e un esame obiettivo dettagliato, il fisioterapista può elaborare un piano di trattamento personalizzato. Nei casi più gravi, può essere necessario un approccio ortopedico o neurochirurgico per identificare la causa esatta del dolore, con il supporto di esami diagnostici come radiografie, risonanze magnetiche o tomografie computerizzate.
Approccio multimodale al trattamento
Per quanto riguarda il trattamento del Non-specific LBP, l'approccio fisioterapico adottato è spesso definito come "multimodale". Questo metodo prevede un trattamento personalizzato in base alle specifiche esigenze del paziente e può includere una combinazione di tecniche di terapia manuale, esercizio terapeutico e l'utilizzo di mezzi fisici per alleviare il dolore e migliorare la mobilità.
Prevenzione attraverso l'attività fisica
In conclusione, le ultime evidenze scientifiche sottolineano l'importanza di mantenere un buon livello di attività fisica e movimento come strumento primario per la prevenzione e la gestione del mal di schiena. Contrariamente alla credenza popolare, l'età non è un fattore determinante per lo sviluppo di questa condizione, e una vita attiva può svolgere un ruolo cruciale nel prevenire l'insorgenza del dolore e nel promuovere un recupero efficace.